Succede spesso che la Vita ci porti a fare delle riflessioni a seguito di azioni che agiamo, azioni anche banali come quella, per esempio, che racconto di seguito. Oggi, mentre pulivo il filtro del rubinetto del lavabo del mio bagno perché l’acqua aveva una certa difficoltà a scorrere, ho avuto un’ amara sorpresa che mi ha dato lo spunto per alcune considerazioni. Pensavo
che il problema fosse dovuto al calcare che si forma normalmente ma sono
rimasta perplessa e turbata dal trovare, all’interno del filtro, una grande quantità di particelle, abbastanza
grosse, di ossido di ferro e di piombo.
Questi
ossidi sono mescolati all’acqua che arriva
dall’acquedotto ma sono il risultato dell’usura e della distruzione delle
tubature di ferro e piombo che portano l’acqua, partendo dall’acquedotto
comunale (spesso in pessime condizioni) fino al consumatore finale. Le case vecchie hanno tubazioni spesso
fatiscenti che si sgretolano al passaggio dell’acqua e i pezzettini che si
staccano vengono trasportati fuori quando apriamo il rubinetto.
Le
particelle trovate nel filtro del mio rubinetto erano piuttosto grosse e quindi
bloccate del filtro stesso ma chissà quante altre particelle di misura più
piccola finiscono nel nostro corpo quando beviamo l’acqua dell’acquedotto che, tuttavia, rimane la migliore perché acqua viva e
soggetta a continui controlli batteriologici.
Secondo la dott.ssa Hulda Clark, una delle cause di intossicazione da metalli pesanti che porta a svariate gravi malattie degenerative, è proprio l’assunzione di acqua contenente questi tipi di ossidi, che spesso non sono solo ferro e piombo ma molti altri più velenosi. Una intossicazione che procede lentamente e progressivamente nel tempo e che sfocia in malattie che diventano velocemente croniche. Anche perché l’acqua che beviamo non è purtroppo l’unica fonte di contaminazione. L’aria che respiriamo è piena di metalli pesanti e di nano particelle di chissà quali altre sostanze chimiche, i cibi che mangiamo sono inzuppati di pesticidi e di fertilizzati e, guarda un po’, costituiti da sostanze chimiche che appartengono alla famiglia dei metalli, le pentole di alluminio in cui cuciniamo o cucinavamo il cibo hanno rilasciato per anni particelle di metallo che è finito nel nostro corpo, la semplice moka del caffè di una nota casa italiana, è fatta di alluminio pesante (fa un ottimo caffè ma a quale prezzo per il nostro organismo?). I sistemi di filtraggio del corpo riescono in qualche modo ad eliminare una parte di questi metalli ma, quando superano certi limiti, si creano dei depositi che rimangono all’interno e diventano delle “bombe ad orologeria” pronte a scoppiare quando il corpo ha qualche momento di debolezza o carenza energetica. La dott.ssa Clark asserisce che i metalli pesanti e le sostante chimiche in generale rompono le membrane cellulari e permettono così a batteri e virus di invadere le cellule. Sono, in sostanza, il ponte che permette ai patogeni di installarsi a proprio comodo in una determinata area del corpo (a questo riguardo consiglio di leggere il libro “La cura di tutte le malattie” di Hulda Clark). Bene, appurato che siamo pieni di metalli pesanti, che cosa possiamo fare per eliminarli? Anche in questo caso Madre Natura ci viene in aiuto e ci fornisce un minerale naturale che ha una intensa proprietà chelante, la Zeolite Clinoptilolite. Le zeoliti sono minerali di origine vulcanica che si sono formati milioni di anni fa dall'incontro di lava incandescente e acqua di mare. Hanno una struttura cristallina regolare e microporosa caratterizzati da una enorme quantità di volumi vuoti interni ai cristalli e possono tornare molto utili al nostro organismo per disintossicarsi da tossine, metalli pesanti, pesticidi e micotossine. La zeolite, infatti, è soprannominata
“lo spazzino dell’organismo” ed ha proprietà
assolutamente eccezionali in quanto non solo non è tossica ma non viene nemmeno
assorbita. Svolge il suo lavoro all’interno dell’organismo e, grazie a una
reazione prettamente chimica, riesce ad attirare e a legare a sé i metalli
pesanti. ![]()
Questo minerale è molto utile anche per uso topico in caso di malattie della pelle come acne, dermatiti, psoriasi e pruriti vari. Si utilizza una puntina di polvere, si tampona nelle zone interessate con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua e si massaggia delicatamente. COME PUO’ ESSERE UTILIZZATA? Per quanto riguarda la zeolite in polvere, come prevenzione si può prendere la punta di 1 cucchiaino 2 volte al giorno prima dei pasti. Se si vuole fare una disintossicazione dai metalli pesanti la posologia consigliata è di 1 cucchiaino (5 grammi) mezz’ora prima di ogni pasto principale. Se si assume in capsule, solitamente la dose consigliata è di 3 al giorno. L’unica accortezza da avere quando si assume zeolite è quella di bere molta acqua, dato infatti il potere assorbente di questo minerale la possibile controindicazione è quella di iniziare ad avere problemi di stitichezza. DOVE SI PUO’ TROVARE? Si può acquistare nelle farmacie online o nei siti che vendono prodotti fitoterapici e naturali avendo cura di leggere bene le proprietà e di controllare che sia stata sottoposta ad un particolare processo chimico che si chiama ATTIVAZIONE che permette alla zeolite di lavorare al meglio nel nostro corpo.
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